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Visitazione


"Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda”

(Luca 1:39)


L'angelo dopo l’annuncio se ne va e Maria si ritrova in una stanza silenziosa. È la donna più eccelsa della storia: La Madre del Messia, la Regina-Madre del Re dell'Universo, il Tempio vivente di Dio. In termini umani, sembrerebbe un suo “diritto” aspettarsi un po'di attenzione, magari trascorrendo il suo Avvento aspettando che il resto del mondo venga da lei e la aiuti a prepararsi alla nascita di Cristo...

Invece, corre sulle colline per aiutare sua cugina anziana a prepararsi per la nascita di suo figlio.

Camminando attraverso l'Avvento, possiamo notare che abbiamo molto da imparare dal modo in cui Maria ha scelto di "preparare la via del Signore" (Luca 3:4): aiutando qualcun altro nel bisogno, sia fisicamente che spiritualmente.

Fisicamente: perché Maria – qui come alle nozze di Cana – è una donna pratica, che presta attenzione alle esigenze pratiche. L’Arcangelo Gabriele non dice: “Vai a trovare tua cugina”, dice solo: “Tua cugina è incinta”, e Maria capisce immediatamente che l'anziana Elisabetta avrà bisogno di mani più giovani.
Spiritualmente: perché porta con sé Qualcuno: Dio stesso, alla cui presenza il bambino di Elisabetta sussulta nel grembo materno per la gioia.
La montagna, quindi, può essere simbolo delle "altezze" della carità, una carità che è disposta a condividere non solo i beni materiali, ma Dio stesso.
Fra Volantino fa un esempio convincente per spiegare la differenza tra questi due tipi di carità: vendere tutto quello che si ha e dare i soldi a una famiglia povera, è già una cosa bella e lodevole da fare, ma, prima o poi, i soldi finiranno, e comunque essi non potranno mai toccare le profondità delle ferite umane: sofferenza, fallimenti, malattia, morte. Ma se (pur essendo attenti ai bisogni fisici delle persone) possiamo anche avvicinarle a Dio con l’aiuto della Sacra Scrittura, alla Chiesa e, specialmente, ai Sacramenti, le stiamo aiutando a realizzare tutto ciò che il denaro non può comprare: la pace, la gioia, il senso della vita e, infine, la vittoria sulla morte, poiché ogni settimana professiamo la nostra fede nella risurrezione della carne.
Più ci soffermiamo sulle Scritture, più comprendiamo la nostra fede, e più siamo in grado di «dare ragione della speranza che è in noi» (cfr 1Pt 3,15); in questo modo potremo imitare Maria nel visitare gli altri con la carità più vera: aiutarli a "far nascere" la missione di Dio nella loro vita e giungere finalmente alla Vita che tutti desideriamo.

"Oltre alla fame fisica, l'uomo sperimenta un'altra fame, una fame che non può essere saziata con il cibo ordinario. È una fame di vita, una fame d'amore, una fame di eternità... Gesù ci dà questo cibo". (Papa Francesco)


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Sfida dell'Avvento, settimana 2:
a) mentre preghi con le letture della Messa di questa settimana, pensa a come potresti essere in grado di usare questi passi per aiutare qualcun altro.
b) Chiedete al Signore la Grazia di un cuore aperto per notare i bisogni degli altri, e quando lo fate, cercate di imitare Maria nell’aiutarli sia spiritualmente che materialmente.


Immagine: Carl Bloch, "L'incontro di Maria ed Elisabetta"

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