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Via Crucis con meditazioni vv

Aggiornamento: 28 mar 2020

In questi ultimi venerdì di Quaresima vi proponiamo, per la preghiera personale o in famiglia, una versione della Via Crucis o "Via della Croce" con Meditazioni bibliche e Magisteriali sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, a cura dei Piccoli frati e suore di Gesù e Maria.

Un occasione per vivere al meglio questo tempo di prova e, nello stesso tempo, di grazia attraverso la meditazione degli ultimi e dolorosi momenti della vita terrena di nostro Signore. Tutto ciò, però, sempre in vista dell'evento che ha cambiato la nostra storia (eterna): la Gloriosa Risurrezione.



Ecco una breve introduzione su questa preghiera tratta dal sito www.vatican.va:

"La Via Crucis, nel senso attuale del termine, risale al Medio Evo inoltrato. San Bernardo di Chiaravalle (+ 1153), san Francesco d'Assisi (+ 1226) e san Bonaventura da Bagnoregio (+ 1274), per la loro devozione, affettuosa e partecipe, prepararono il terreno su cui sorgerà il pio esercizio. Al clima di pietà compassionevole verso il mistero della Passione si deve aggiungere l'entusiasmo sollevato dalle Crociate che si propongono di ricuperare il Santo Sepolcro, il rifiorire dei pellegrinaggi a partire dal secolo XII e la presenza stabile, dal 1233, dei frati minori francescani nei «luoghi santi».

Verso la fine del secolo XIII la Via Crucis è già menzionata, non ancora come pio esercizio, ma come cammino percorso da Gesù nella salita al Monte Calvario e segnato da una successione di «stazioni». Intorno al 1294 un frate domenicano, Rinaldo di Monte Crucis, nel suo Liber peregrinationis afferma di essere salito al Santo Sepolcro «per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem», e ne descrive le varie stationes: il palazzo di Erode, il Litostrato, dove Gesù fu condannato a morte, il luogo dove Egli incontrò le donne di Gerusalemme, il punto in cui Simone di Cirene prese su di sé la croce del Signore. E così via.

Sullo sfondo della devozione alla passione di Cristo e con riferimento al cammino percorso da Gesù nella salita al Monte Calvario, la Via Crucis, come pio esercizio, nasce direttamente da una sorta di fusione di tre devozioni che si diffusero, a partire dal secolo XV, soprattutto in Germania e nei Paesi Bassi:

  • la devozione alle « cadute di Cristo » sotto la croce; se ne enumerano fino a sette;

  • la devozione ai « cammini dolorosi di Cristo », che consiste nell'incedere processionale da una chiesa all'altra in memoria dei percorsi di dolore - sette, nove e anche di più -, compiuti da Cristo durante la sua passione: dal Getsemani alla casa di Anna (cf. Gv 18, 13), da questa alla casa di Caifa (cf. Gv 18, 24; Mt 26, 56), quindi al pretorio di Pilato (cf. Gv 18, 28; Mt 27, 2), al palazzo del re Erode (cf. Lc 23, 7) ...;

  • la devozione alle « stazioni di Cristo », ai momenti in cui Gesù si ferma lungo il cammino verso il Calvario o perché costretto dai carnefici, o perché stremato dalla fatica, o perché, mosso dall'amore, cerca ancora di stabilire un dialogo con gli uomini e le donne che partecipano alla sua passione; spesso « cammini di dolore » e « stazioni » si corrispondono nel numero e nel contenuto (ogni « cammino » si conclude con una « stazione ») e queste ultime vengono indicate erigendo una colonna o una croce nelle quali è talora raffigurata la scena oggetto di meditazione. Continua dal sito Vatican.va

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