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Qual è la Volontà di Dio?

Nessun dettaglio che leggiamo delle Scritture – come spesso sottolineiamo nella comunità – è scritto per caso, e una delle domande su cui riflettiamo spesso durante il Rosario è perché Gesù scelse di iniziare la sua Passione in un giardino di ulivi; sicuramente c'erano altre aree solitarie vicino a Gerusalemme che sarebbero state adatte alla preghiera.
Come sottolinea il fondatore della nostra comunità, l'olivo è un albero sempreverde, e questo ci collega immediatamente ad altri passi della Scrittura che si riferiscono all'uomo giusto, l'uomo che confida nel Signore, che è come un «albero (sempreverde) piantato vicino a corsi d'acqua» (Sal 1,3) che non smette mai di dare i suoi frutti. In questo mistero, dunque, Gesù ci mostra che la chiave per mantenere questo vigore, questa santa fecondità, nella nostra vita – la chiave per essere "sempreverdi" nella nostra vita spirituale – è la perseveranza nel dire "sì" alla Volontà del Padre.

Adesso, però, la domanda che sorge spontanea è: ma qual è la volontà del Padre? Ogni giorno preghiamo nel Padre Nostro, "sia fatta la Tua volontà", ma cosa significa esattamente?

Per spiegare questo, fra Volantino fa un collegamento tra due brani dei Vangeli di S. Matteo e di S. Luca. Nel Vangelo di S. Matteo, Gesù dice:
«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?» (Mt 12,48)

La diversa risposta che Gesù da a questa domanda nei due Vangeli, offre la chiave di lettura per comprendere cosa sia concretamente per noi la Volontà di Dio. In Matteo, Gesù dice infatti:

«Ecco mia madre e i miei fratelli!
Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre» (Mt 12,49-50)

Mentre in Luca, leggiamo:
«Mia madre e miei fratelli sono questi:
coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8,21)

Confrontando le due affermazioni su chi siano la "madre e i fratelli" di Gesù, possiamo così concludere che "fare la volontà del Padre" significa concretamente "ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica", chi al 30%, chi al 60% e chi al 100% (cfr. Mt 13,23).

Non trascuriamo, dunque, la lettura e la meditazione attenta della Parola di Dio: è letteralmente a portata di mano – in formato cartaceo, su app, in audio, nelle letture che ascoltiamo partecipando alla S. Messa. Sta a noi sforzarci di ascoltarla con cuore sincero e sforzarci di metterla in pratica, per portare frutti, ognuno secondo la propria chiamata.

"Nella nostra anima è stata seminata la Parola di Dio. Quale terra gli abbiamo preparato? Quella dove abbondano le pietre? Quella piena di spine? O forse un luogo troppo calpestato da passi meramente umani, pigri, senza slancio? Fa', o Signore, che il mio podere sia di buona terra, terra fertile, esposta generosamente alla pioggia e al sole; che la tua semina metta radici; che produca spighe piene di buon frumento."

(San Josemaría Escrivá, Amici di Dio, n. 254)



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Sfida quaresimale: in questa settimana, trascorri almeno 20 minuti al giorno meditando le letture della S. Messa del giorno. Concentrati su un aspetto che ti colpisce di più e sforzati di metterlo in pratica.

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