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Purificazione ....

Tratto dalle meditazioni pfsgm sulla Presentazione

"Quando i giorni furono completati per la loro purificazione...
lo portarono a Gerusalemme per presentarlo al Signore..."
(Lc 2,22)
È abbastanza naturale che Maria e Giuseppe, in quanto ebrei osservanti, presentino formalmente il primogenito al Signore (cfr. Es 13,2), ma quel dettaglio sulla purificazione sembra un po' strano. Dopo tutto, Maria è senza peccato, Gesù è Dio, e Giuseppe è "un uomo giusto" (Mt 1,19); quindi perché la Sacra Famiglia, come tutte le altre famiglie, dovrebbe passare attraverso un rituale di "purificazione”?
Qui, come sempre, Maria e Giuseppe ci insegnano qualcosa di importante. Dove vanno a compiere il rito della purificazione? Nella casa di Dio che, a quel tempo, era il Tempio ebraico. Dove dobbiamo andare per essere totalmente purificati dai nostri peccati? Nella casa di Dio che, come ci dice san Paolo, è ora la Chiesa (1Tm 3,15).
Per essere purificati dai nostri peccati, dobbiamo "presentarci nella Chiesa": confessarci con un Sacerdote cattolico.

Questo Ministero della Riconciliazione (cfr. 2Cor 5,18), del resto, è il primo dono che Gesù ha fatto ai suoi Apostoli dopo la sua Risurrezione: Egli appare vivo tra loro, nella stanza chiusa, poi conferisce loro il potere di condividere quella Vita con coloro che sono ancora morti nei loro peccati (cfr. Ef 2,1). Egli soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo… a chi rimetterete i peccati, saranno rimessi e, a chi non li rimetterete, non saranno rimessi» (Gv 20,22-23). Quella forza del perdono, la forza rigenerante della grazia di Dio, tramandata di generazione in generazione nella Chiesa (cfr. Ef 3,21), dagli Apostoli fino ad oggi, è vicina a noi in questo momento, quanto il confessionale più vicino.

Forse non c'è regalo migliore che possiamo fare al Signore, in preparazione alla celebrazione del Natale, (in cambio del dono che Egli ha fatto di Sè stesso a noi), che liberarci dai nostri peccati attraverso il Ministero del Sacerdote!

"Per un più spedito progresso nel quotidiano cammino della virtù, raccomandiamo sommamente quel pio uso, introdotto dalla Chiesa per ispirazione dello Spirito Santo, della confessione frequente, mercè la quale si accresce la retta conoscenza di se stesso, si sviluppa la cristiana umiltà, si sradica la perversità dei costumi, si resiste alla negligenza e al torpore spirituale, si purifica la coscienza, si rinvigorisce la volontà, si procura la salutare direzione delle coscienze e si aumenta la grazia in forza dello stesso sacramento. Quelli dunque che fra il giovane clero attenuano o estinguono la stima della confessione frequente, sappiano che intraprendono cosa aliena dallo Spirito di Cristo e funestissima al corpo mistico del nostro Salvatore". (Pio XII, Mystici Corporis Christi, 29 giugno 1943)

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Sfida dell'Avvento: andate a confessarvi questa settimana.
Immagine: Una luce per i gentili, Greg Olsen
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