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Non smarrire Gesù...

Tratto dalle meditazioni pfsgm sul Ritrovamento di Gesù al Tempio


Era la festa di Pasqua; Maria e Giuseppe salirono con un'intera carovana di familiari e amici per celebrare la più importante festa ebraica al Tempio di Gerusalemme. Trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, non si accorsero che il fanciullo Gesù era rimasto a Gerusalemme e lo dovettero cercare tre giorni prima di ritrovarlo!


Una delle grandi ironie di questa scena è che Gesù è il vero senso della Pasqua: il Memoriale dell'Esodo dalla schiavitù dell’Egitto alla libertà della Terra Promessa, che gli ebrei celebravano ogni anno con il sacrificio dell’agnello senza difetti, che poi veniva mangiato, era solo una prefigurazione del grande Esodo dalla schiavitù della morte alla libertà della vita nuova ed eterna che doveva essere completato da Cristo stesso, l'Agnello senza macchia che si sarebbe offerto in sacrificio sulla Croce e come pasto nell'Eucaristia.

Eppure è proprio nella festa di Pasqua che si può perdere di vista questo significato: durante Il Rito e la Celebrazione, si può essere presenti con il corpo, ma non con il cuore, che è momentaneamente assente; ma perché Dio avrebbe permesso che questo accadesse alla famiglia più perfetta sulla terra? Ovviamente, non possiamo dire che Maria e Giuseppe abbiano peccato, ma questo evento doloroso nella loro vita ci aiuta a capire quanto possa essere facile “perdere Gesù", anche durante le festività religiose.

I regali, la preparazione, i festeggiamenti e il contesto familiare…ecco che, in mezzo a tutto questo trambusto, possiamo improvvisamente renderci conto di aver perso le tracce di Dio! in questi momenti, però, ecco che Giuseppe e Maria ci servono da esempio, perché non perdono tempo nel mettersi a cercarlo di nuovo. E dove Lo trovano? Nel tempio, nella sua stessa casa che per noi, ora, è la Chiesa Cattolica (1Tm 3,15), dove lo troviamo in modo unico, ancora tangibilmente presente a noi nell'Eucaristia.

È l'ottava di Natale, la celebrazione di otto giorni in cui si commemora ancora l'evento del Dio fatto uomo venuto in mezzo a noi. Il giorno 25 è passato, ma il Natale è appena iniziato; allora chiediamoci: Gesù è ancora al centro dei nostri pensieri, delle nostre preoccupazioni, delle nostre conversazioni? O siamo stati travolti dalla frenesia e Lo abbiamo lasciato indietro? Se è così, imitiamo Giuseppe e Maria e torniamo al tempio per ritrovarlo: nella Sacra Scrittura, nella Santa Messa, nella Confessione, nella Comunione e nella preghiera con gli altri membri del Corpo Vivo di Cristo.


" Seguire la Parola di Dio, andare con Cristo significa per l’uomo realizzare se stesso; smarrirla equivale a smarrire se stesso" (Benedetto XVI, Omelia, 29 maggio 2005)


Immagine: Il Ritrovamento di Gesù nel Tempio, Sofia Novelli

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