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Luogo di preghiera

“Oggi, nella città di Davide,
è nato per voi un Salvatore"
(Lc 2,11)
In una delle sue meditazioni su questo Mistero, Fra Volantino, iniziatore della nostra comunità, chiede: Perché il Vangelo dice proprio "nella città di Davide”? Ogni dettaglio delle Scritture è importante, quindi cosa possiamo imparare da questo, noi che desideriamo far nascere o rinascere Cristo nella mangiatoia della nostra vita? In questo caso, dobbiamo chiederci: chi è Davide? Come sottolinea il nostro fondatore, egli è il grande Salmista, l'uomo che ha dato parole a quasi ogni grido che il cuore umano può alzare a Dio come preghiera.
La città di Davide, quindi, può simboleggiare una città di preghiera, e se vogliamo fare delle nostre case un'altra Betlemme, se vogliamo che Cristo nasca sempre più pienamente nella nostra vita e nelle nostre famiglie, dobbiamo imparare a riunirci per pregare.

Se non lo facciamo, corriamo il rischio degli albergatori che erano troppo occupati con le cose del mondo per notare la Sacra Famiglia che bussava alla loro porta. E quanto può essere facile anche per il Signore venire da noi e trovare ancora una volta cambiavalute nella sua casa di preghiera (cfr Mt 21,13), cioè, trovare i nostri cuori, le nostre menti e le nostre conversazioni fissate su cose che non possiamo portare con noi, che alla fine non hanno il minimo peso sulla bilancia dell'eternità.

Ma c'è un altro fatto da considerare: Il contesto in cui il nostro Salvatore nasce, e cioè nell’estrema povertà di una stalla, col bue e l’asinello e…un odore non certo gradevole! Ma ciò non importava minimamente a un Dio che stava solo cercando una porta aperta. Ed è considerando tutto ciò, che la nostra preghiera deve iniziare, aprendo i nostri cuori e le nostre relazioni, insieme (e così come sono) alla Parola e alla potenza di Dio.

Le Scritture ci assicurano che Cristo nascerà in una tale città di preghiera!

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Sfida dell'Avvento: ogni giorno di questa settimana, riunitevi con la vostra famiglia per trascorrere alcuni momenti pregando insieme. Potreste prendere in considerazione la lettura del Salmo o del Vangelo della Messa quotidiana ad alta voce, trascorrendo alcuni minuti per pregare con esso individualmente, e poi condividere i vostri pensieri e concludere con una preghiera finale (come un Padre Nostro o un’Ave Maria). Oppure potreste prendervi un momento per condividere gli uni con gli altri qualcosa di buono o qualcosa di difficile che sta accadendo nella vostra vita, per poi presentare queste cose a Dio mentre pregate ad alta voce l'uno con l'altro.

E ricordate…

"I credenti in Cristo […] risultano casa del Signore solo quando sono compaginati dalla carità. Se questi legni e queste pietre mancassero di reciproca connessione secondo un determinato ordine, se non si prestassero ad un mutuo giustapporsi strettamente, se mancasse la disponibilità ad una reciproca coesione, se in un certo modo non si amassero, nessuno vorrebbe trovarsi qui dentro" (Agostino, Discorsi¸ n. 336)



Immagine: La nascita di Gesù Cristo, Carl Bloch
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