top of page

Ascoltatori stupiti...

Mc 6,1-6

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.

Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.

Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.

Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

«[...] che sapienza è quella che gli è stata data? […] Non è costui il figlio del falegname, il figlio di Maria […]. Ed era per loro motivo di sandalo». Che assurdità, ci verrebbe da pensare! Come è possibile che coloro i quali hanno visto ed ascoltato Gesù di persona, si siano scandalizzati invece di correre da lui e non lasciarlo più? Eppure, quanti cristiani anche oggi, assumono lo stesso atteggiamento degli ascoltatori stupiti del vangelo di oggi? Dice Papa Francesco: «occorre essere aperti alla visita di Dio», perché «il Signore visita ognuno di noi; cerca ognuno di noi e lo incontra […] Occorre “prepararsi”, perché il cristiano è un uomo, una donna, in tensione verso l’incontro con Dio, verso la consolazione che dà questo incontro. E se non è così, è un cristiano chiuso, è un cristiano messo nel magazzino della vita, non sa cosa fare». (cfr Papa Francesco, Meditazione mattutina, Lunedì, 25 settembre 2017).


Suor Stella Maria, pfsgm



57 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page